Comunicazione visiva

è tutto ciò che arriva a noi attraverso un segno grafico. Che non sia testuale.

è stato calcolato che le esperienze visive sono 3-4 volte più efficaci di quelle uditive e che quelle audiovisive sono 2 volte più efficaci di quelle esclusivamente visive. (A. Oliverio). In quanto uomini disponiamo di una massiccia memoria iconica, da bambini soprattutto ( solo dopo i 7 anni di età siamo in grado di usare più o meno allo stesso modo immagini e testo, codice visivo e codice verbale). La visione è il senso che sviluppiamo maggiormente e diverse aree del cervello sono deputate all’elaborazione degli stimoli visivi a partire dal talamo e dalla corteccia striata. Nella vista il cervello mette insieme una serie di immagini dello stesso oggetto “scattate” una dietro l’altra dalla retina, permettendoci di vedere l’oggetto e anche di ‘anticiparci’ come lo vedremo negli istanti successivi (da larepubblica.it).

Scintificismi a parte, l’immagine viene percepita in maniera più istantanea e, a questa fase che è prettamente sensoriale, segue alla stessa maggiore velocità, quella di significazione.

Ora, comunicare attraverso l’illustrazione, il segno grafico e le foto velocizza il messaggio; completa il testo e lo fornisce di un potere iconico attraverso il quale possiamo immagazzinare quei dati e poi reperirli con più facilità. Questo in basso ne è l’esempio: una delle pagine del maxi pdf visivo che sto realizzando per sintetizzare il materiale di studio per il concorso docenti.

    Pensiamo sempre, poi, che la nostra contemporaneità è immersa nelle immagini, per cui siamo sempre più allenati a percepirle e recepirle. Il testo è più faticoso, ha durata maggiore. Tutti noi, solitamente, quando siamo di fronte a un testo regolativo ad esempio, cerchiamo una scorciatoia visiva che ci faccia arrivare prima al significato. Pensiamo alle istruzioni dei mobili Ikea: immaginate al posto dei disegnini che mostrano le istruzioni per il montaggio in quattr’e quattr’otto, dei lunghi testi dal carattere piccolo, rinuncereste all’acquisto. O prendete il giornale per amanti del cucito Burda: io sto lì mezz’ora a leggere e rileggere l’operazione da fare ma tra tecnicismi e grigiume delle pagine mi passa la voglia di imparare. Oppure le ricette video: ma quanto semplificano ogni tipo di preparazione?

    Insomma puntare sulle immagine per farsi capire e seguire da quante più persone. Prima il visivo, che cattura, poi il testuale, che appassiona.

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