ovvero i CONTENUTI DESTINATI AI SOCIAL oggi utilizzati dall’80% degli utenti.
Si tratta di seguire una pubblicazione cadenzata di contenuti diversificati, per informare/pubblicizzare/fidelizzare gli utenti ed essere continuamente visibili=disponibili per eventuali CALL TO ACTION, cioè azioni mirate (scopri, visita, approfitta, segui…) che effettivamente si tramutano in vendite.
L’atteggiamento giusto di fronte a un post da scrivere deve tener conto di queste regole:
1
ricordarsi di scrivere per un destinatario con bisogni di conoscenza, non necessariamente sete di narrativa o filosofia sul vivere, ma anche di dettagli fisici o pratici sul tuo prodotto. Utenti con interessi e aspettative: se proponi loro un’azione a cui seguirà una ricompensa (call to action) non puoi disattendere tale promessa, ad esempio.
2
trovare il giusto tone of voice per stabilire la relazione con gli utenti dei social che cercano ispirazione, vicinanza attraverso la condivisione di passioni e obiettivi e che, in fin dei conti, dobbiamo PERSUADERE. Puntare de facto dai reali clienti, le buyer personas che hai profilato dalle vendite effettuate.
3
recidere il superfluo: avete presente la velocità con cui scrolliamo le pagine? Le prime dieci parole sono determinanti e il resto del testo, semmai venga aperto, deve essere sintetico e denso. Instagram e Facebook non sono dei BLOG, NO-LONG-FORM; perchè lì gli utenti si aspettano di trovare delle risposte entro i primi dieci secondi.
4
dosare i verbi nella forma passiva che accentuano ciò che ci sta intorno (“siamo stati premiati con una medaglia x”); meglio ricorrere, a volte, alla forma attiva (“abbiamo vinto la medaglia x”). E non usare parole ambigue: l’utente non dedica tutto questo tempo a decifrare il messaggio.
5
scrivere articoli appassionanti per l’utente che, oltre a guardare-chi-fa-cosa tra i suoi amici, cerca, anche inconsciamente, risposte alla domanda: c’è qualcosa di utile per me? Ognuno di noi cerca di inquadrarsi, anche non esplicitamente, in un modello (l’intellettuale, l’anticonformista, il fashion-addicted, il naturalista…) e per fare comunità bisogna scandire le ‘regole’ di appartenenza a quel gruppo sociale. Infine, serve sottolineare l’appartenenza alla community
6
accompagnare SEMPRE l’articolo con un’IMMAGINE. Secondo le statistiche hanno ben il 104% in più di commenti e condivisioni rispetto a post di solo testo. Ovviamente immagini originali (non blasonate). E rendere iconico il testo con gli emoji, usate con intelligenza 🙂
7
scandire le pubblicazioni in un piano editoriale (di cui parlo meglio qui) che sarò io a redigere dopo aver ricevuto le tue risposte a queste domande:
- Quali sono le caratteristiche dei prodotti o servizi che offri?
- A quale pubblico ti rivolgi?
- Quali sono i punti di forza e di debolezza della tua azienda?
- Chi sono i tuoi competitor? In cosa differiscono da te?
- Qual è il tuo valore aggiunto?

Il social media marketing è la forma digitale della comunicazione pubblicitaria che nasce dall’associazione complementare di TESTO e IMMAGINE, COPY+ART. Il copy è davvero breve e intenso quando l’obiettivo è muovere l’utente all’AZIONE (“Scopri”); quando invece si punta all’ENGAGEMENT, ci si può concedere testi più lunghi, dallo stile narrativo per fare storytelling. Un trend recente è l’utilizzo degli UGC (user generated content) per creare post promozionali. Per coinvolgere le nuove generazioni che hanno scarsa “pazienza cognitiva”, come definita dall’esperto Alfonso Cannavacciuolo, e si lasciano attrarre solo dai contenuti visivi, FACILITARE LE LEGGIBILITà.